Questo è il risultato dell’unione di due mie grandi passioni, la prima ed è indiscutibile sono le borse, la seconda può anche discuterne, ma sempre passione è, e parlo dell’uncinetto.
Ho imparato a lavorare l’uncinetto che avrò avuto circa dodici anni, era un pomeriggio d’estate e faceva troppo caldo per giocare in giardino, i miei libri estivi li avevo già letti tutti, i miei fratelli e i miei cugini facevano il riposino ed io ciondolavo per casa annoiandomi.
Per mia madre era impensabile una cosa del genere, bisognava sempre avere qualcosa da fare, lei che era sempre attiva, in movimento e sempre pronta a fare cose nuove, proprio non ce la faceva a vedermi così.
Sotto la pergola nel nostro giardino c’era il fermento abituale delle domeniche pomeriggio, mia nonna e le mie zie erano spesso a pranzo da noi e il pomeriggio quando gli altri riposavano le donne di casa s’intrattenevano fuori all’aperto a lavoricchiare mentre chiacchieravano fra loro.
Zia Mina ricamava una tovaglietta da thè (io rimanevo incantata nel vederla muovere le sue mani insieme ai fili colorati per realizzare dei fiori perfetti dalle sfumature incantevoli) zia Luisa leggeva una rivista e mia madre lavorava all’uncinetto, a loro si aggiungevano le amiche di mamma che venivano a prendere il caffè e ognuno di loro portava con sé il suo lavoro, chi voleva solo mostrarlo, chi cercava un consiglio, chi parlava dei suoi problemi.
Fu allora che mia madre mi mise in mano un gomito fuxia e un uncinetto, si sedette vicino e mi mostrò come si facevano le catenelle, poi mia zia Mina che m’insegnò il punto basso e infine quello alto me lo insegnò mia nonna Isabella, imparai abbastanza velocemente e presa dall’emozione di esserci riuscita volli realizzare qualcosa che dimostrasse che ci sapevo fare, nacque così la mia lunga serie di presine.
E così sedute intorno al tavolo bevendo caffè e lavoricchiando passavamo i pomeriggi estivi.
Ricordando quei pomeriggi ho realizzato questa borsa…
… con tante piastrelle di tanti colori diversi….
…con cotone avanzato da altri lavori …
… ho unito fra di loro le piastrelle con un giro di punto basso …
…e creato due grandi cordoncini per i manici.
Mi sono divertita molto nel realizzarla, cercare i filati, scegliere gli abbinamenti di colore…tutto questo mentre viaggiavo nei ricordi.
Insomma un bel lavoro da grandi soddisfazioni!!!
E voi amiche mie che ne pensate? …
…e soprattutto chi vi da l’ispirazione per incominciare i vostri lavori?
Vi aspetto per quattro chiacchiere e … curiosità!
A Presto!
Beatrice
Vuoi ridere? per me è il contrario. Le cose che facevo da piccola, a volte costretta, mi fanno venire la nausea.
RispondiEliminaIo sono mancina e per mia nonna sono la poverina, capisci, loro pretendevano che io imparassi a fare le cose come loro, con la destra.
Nonna ci costringeva, me e le mie amiche, a stare d'estate, sotto un albero a ricamare, per impararare, diceva lei.
Ma non concepiva, e non lo fa tuttora che ha 94 anni, come un mancino potesse fare le stesse cose in altro modo.
Io uso la destra solo per scrivere, tante sono state le bacchettate che la maestra di 1 elementare mi ha dato sulle mani, e tutte le altre cose che faccio le ho dovute imparare da sola, con i giornali, ribaltando il lavoro.
Anche il chiacchierino, sono l'unica (tra diversi mancini) dell'università che lo sa fare al rovescio. Ho bisogno dei miei tempi, per rovesciare la mano, ma una volta imparato difficilmente dimentico.
Grazie per i complimenti di stamattina.
Ciao, Gìo.
La borsa è carina, ma mi ricorda tanto le infinite coperte che faceva sempre la nonna, e quindi per questa volta passo.
RispondiEliminaPerò l'idea è da apprezzare.
Riciao.
Ciao, è sempre un piacere leggere i tuoi post, anche io sin da piccola ho visto mia madre lavorare l'uncinetto, ricamare, cucire, lei è la Maestra io sono l'umile allieva, e vedendo lei e l'entusiasmo che ci metteva e ci mette tutt'ora nel creare, che ho deciso di imparare, e lei con tanta pazienza e dolcezza mi ha insegnato tutto ciò che sapeva, la mia ispirazione è lei.
RispondiEliminaLa tua borsa è stupenda, i colori sono abbinati benissimo.
Un abbraccio
Raffaella
Cara Bea, mi dispiace ce il commento che ti ho lasciato alcuni giorni fa non è arrivato, pazienza, speriamo bene per questo.
RispondiEliminaPer il tuo nuovo post hai usato due parole speciali che muovono il motore mentale ed emozionale delle creative ed è molto bello poterlo condividere con gli altri.
La borsa è veramente DELIZIOSA. Bella la tecnica, bellissimi gli abbinamenti dei colori. E' quando l'ispirazione sposa la passione!!!!
Un bacione Rosi!!!
Ciao Beatrice, la borsa che hai realizzato è veramente incantevole!!!!
RispondiEliminaAnche la storia di come hai cominciato è bellissima, mi ha raccontato anche mia suocera che era impensabile non avere in mano un lavoro quando si sedevano in cortile....
Io mi ricordo che ho imparato qualcosa da mia nonna, e che giravo sempre in tondo.... facevo gonne e scialli per la barbie...
poi ho ricominciato quando ero incinta di Luca, ed è stata una gradevolissima riscoperta...!!!
Ciao, a presto
Maria Rosa
la borsa è molto bella e colorata...io all'uncinetto non son capace, mentre qualche volta mi cimento nel punto croce e nel ricamo, ma con esiti che posso tranquillamente definire....deplorevoli....Infatti, appartengo alla categoria delle pasticcione, per cui quando ricamo cerco in realtà di rifare quello che faccio quando dipingo...saltello da una parte all'altra come se dessi pennellate, cambio idea e sfilo e rifilo....poi apporto modifiche agli schemi...perchè alcune cose non mi piacciono...insomma puoi immaginare quello che ne vien fuori...
RispondiEliminaComplimenti per il tuo coloratissimo blog e grazie per essere passata da me
Milena
complimenti per i tuoi lavori e per il tuo angolo creativo. ciao e buona domenica PANPANPI
RispondiEliminablog.libero.it/scrapmania
Ciao Beatrice!
RispondiEliminaOlha, tem um selinho em meu blog referente ao Dia Internacional da Mulher, que ofereço à você, sua mãe, sua avó, sua irmã, enfim, para todas as mulheres que embora guerreiras, nunca perdem a feminilidade.
Um abraço para você
Sol